intervista a Gianfranco Giorgio Gibelli
Così narra la leggenda. Nel Castello Alchemico di Gropparello, a pochi passi dal magico Parco delle Fiabe, in una cella oscura, scavata nella roccia a strapiombo sulle Gole del Vezzeno, in un luogo nascosto restano ossa e cenere della fanciulla murata viva nel XIII secolo dal marito Pietrone da Cagnano. Così narra la storia.
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Se stai leggendo questa storia, stai entrando nel profondo dei secoli, nella magia.
“Leggende del Ducato” è la voce del tempo che racconta. Sono i ricordi degli avi. Quelli dei nonni che abitavano nel contado, attorno ai manieri. Quelli dei nobili castellani che ancora oggi convivono in rocche, fortezze e palazzi con finestre che sbattono all’improvviso, echi nel silenzio, apparizioni, segreti.
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